Tag Archivio per: MONOPATTINI ELETTRICI

LA BORSA PER MONOPATTINO DI HIVEHYPE: DESIGN, VISIBILITA’, IMPERMEABILITA’

La diffusione sempre più continua del mondo della micromobilità elettrica, con particolare attenzione a quella dei monopattini elettrici, sta portando, anche da parte delle aziende, la sfida di trovare e realizzare prodotti che riescono ad accontentare un po’ tutti.

Con l’arrivo della bella stagione, siamo sicuri che questo prodotto di cui vogliamo parlarvi verrà apprezzato ed acquistato da molti di voi: parliamo di una borsa portaoggetti da manubrio per monopattino elettrico ed a tal proposito dobbiamo ringraziare i ragazzi di  HiveHype per avercela mandata, dandoci così l’opportunità di poterla provare per voi e parlarvene qui oggi.

Partiamo subito con il dirvi che per questo prodotto siamo riusciti ad avere anche un bel codice sconto, quindi potrete risparmiare anche sul prezzo finale.

Prima di parlarvene nel dettaglio, vogliamo mostrarvi qualche foto del prodotto.

Ci siamo accorti che molti di voi che leggono il nostro blog ancora non ci seguono sulla nostra pagina Instagram, cosa stai aspettando? Clicca SEGUI per essere reindirizzato sulla nostra pagina Instagram e inizia subito a seguirci, per non perderti altri articoli come questi! A te non costa nulla, ma per noi può fare la differenza; per raggiungere sempre più persone tramite i nostri contenuti e crescere.

Come avrete potuto vedere dalle foto, la capienza di questa borsa è di ben 4 litri, quindi, al suo interno riuscirete tranquillamente ad inserire contemporaneamente una borraccia per dissetarvi, un catenaccio, un pacchetto di fazzoletti ed il vostro portafoglio, ma la cosa che ci ha colpito molto è proprio la presenza di una porta USB, presente su un lato della borsetta; questo vi permetterà, ovviamente alimentando stessa con un powerbank riposto nella borsetta tramite un cavo prolunga già fornito in confezione, di ricaricare il vostro smartphone mentre, ad esempio, lo usate come navigatore. 

Quali sono le caratteristiche principali di questa borsetta che ci hanno colpito molto?

– Design, vestibilità e visibilità anche di sera del prodotto; sul guscio della borsetta sono presenti anche delle fasce riflettenti.

– Qualità davvero alta del prodotto: abbiamo preferito testarla per oltre un mese prima di parlarvene e come dice la descrizione del prodotto, abbiamo potuto constatare il gusto rigido e resistente, oltre al fatto che vi permetterà di trasportare fino a 20 kg al suo interno con volume di 5 litri; davvero ottima come cosa.

– Impermeabilità del prodotto, non scontata, ma una cosa davvero gradita: alcuni prodotti che abbiamo provato in passato, per quanto trovavamo scritto borsa impermeabile, alla fine non lo era, ma su questo possiamo rassicurarvi che, invece, il prodotto di HiveHype è differente!

Veniamo alle conclusioni: non possiamo fare altro che consigliarvi il prodotto, visto che lo abbiamo apprezzato davvero molto. Potete acquistarla su Amazon e per quanto riguarda il prezzo parliamo di € 20,56 (il prezzo può essere abbassato oltretutto inserendo in fase di check-out il nostro codice sconto “NEOVOLT08” che vi darà la possibilità di usuifruire del 15% in meno.)

Acquista su Amazon la borsa portaoggetti di HiveHype tramite il nostro link e ricordati di inserire il codice sconto “NEOVOLT08” per avere uno sconto del 15% sul prodotto

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Monopattino elettrico: norme, consigli e sicurezza in strada

Da utilizzatori ed appassionati del mezzo riteniamo importante, prima di continuare a portarvi articoli su nuovi monopattini ed accessori, dirvi che il monopattino elettrico non è un giocattolo; in strada dobbiamo essere tutti responsabili. I mezzi di micromobilità elettrica sono veri e propri mezzi di trasporto; perciò, un errore può costarti la vita.

Ricorda che per guidare il monopattino elettrico devi avere compiuto i 14 anni.

La nostra mission rimane, sempre, quella di sensibilizzarvi ed avvicinarvi alla micromobilità, una mobilità alternativa ecosostenibile,  ma vogliamo farlo in sicurezza, consigliandovi prodotti conformi, affidabili  e di qualità.

Se ti stai avvicinando per la prima volta al mondo dei monopattini elettrici, abbiamo riassunto, per te, in 8 punti, alcune delle cose che riteniamo  importanti tu sappia; aiutandoti, inoltre,  a conoscere anche  l’attuale norma che regola l’utilizzo del mezzo nel nostro Paese (per tutti gli altri sarà un ripasso):

1- Esegui regolarmente la manutenzione del tuo mezzo (controlla la pressione delle gomme, controlla il serraggio delle viti e il suo stato generale; facendo, ad esempio, anche molta attenzione al corretto funzionamento dei dispositivi di illuminazione). Per un corretto utilizzo non portare mai al di sotto del 20% il livello di carica della tua batteria; oltre a ridurne la vita, potresti danneggiarla;

2- Non guidare il tuo monopattino elettrico in caso di maltempo (pioggia e neve); il rischio di cadere per terra perdendo aderenza è molto alto. Oltre che ad essere pericoloso, potrebbe portare ad un’usura precoce del telaio del tuo monopattino (viti, cuscinetti, parti meccaniche in generale ecc…) e, attraverso l’infiltrazione dell’acqua, si potrebbero danneggiare ed ossidare le componenti elettroniche (centralina, dashboard, motore, batteria) e, nei peggior casi, potrebbero verificarsi cortocircuiti veri e propri. Leggi attentamente il MANUALE UTENTE che solitamente trovi nella scatola del prodotto per  scoprire il grado di impermeabilità e certificazione  IP del tuo monopattino;

3- Ricorda che il tuo monopattino, per rispettare la normativa e, quindi, essere omologato alla circolazione su strada, deve avere una potenza nominale di 500W/ 0,50 kW;  inoltre, dev’esser dotato di un regolatore di velocità, due freni (uno per asse/ruota, anteriore e posteriore, indipendenti tra loro, anche uno meccanico ed uno elettronico), un segnalatore acustico; una luce di posizione, una di stop ed infine indicatori luminosi di svolta/direzione (nel caso il tuo monopattino non ne fosse ancora provvisto hai tempo fino al 1° gennaio 2024 per installarli e, di conseguenza, adeguarti al recente aggiornamento della normativa).

4- Ricorda che dopo la mezz’ora successiva al tramonto, per la guida notturna, è obbligatorio l’utilizzo del giubbotto catarifrangente e/o delle bretelle retroriflettenti ad alta visibilità. Per quanto non siano obbligatori, ti raccomandiamo l’utilizzo dei dispositivi di protezione personale, come casco e guanti.

5- Rispetta i limiti di velocità imposti dall’attuale normativa; circolando sulle strade urbane ad una velocità massima di 20 km/h e di 6 km/h nelle aree pedonali e rispettando il codice della strada;

6- Ricorda che è assolutamente vietato circolare sui marciapiedi e sulle strade urbane, dove il limite di velocità è superiore ai 50 km/h, sulle strade extraurbane, salvo che non siano dotate di piste ciclabili, e ricorda che non puoi guidare contromano, salvo nelle strade a doppio senso di circolazione.

7- Ricorda che è assolutamente vietato circolare in 2 su un solo monopattino, che non puoi trasportare oggetti o animali e tantomeno trainare e/o farsi trainare da veicoli.

8- Ricorda che è assolutamente vietata la sosta sui marciapiedi, dato che puoi diventare d’intralcio per il passaggio di passeggini ed/o carrozzine per disabili; utilizza per le tue soste gli stalli riservati alle biciclette, ai ciclomotori e ai motoveicoli.

Quando sei in strada guida con prudenza, seguendo le norme ed in modo responsabile.

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Parigi: il blocco dei monopattini a noleggio poteva essere evitato

Oggi, con questo articolo, torniamo a parlare di monopattini elettrici, più precisamente della decisione e della presa di posizione di Parigi.

In una seconda parte, esporremo il nostro punto di vista su come poteva, e può ancora, essere gestita la situazione generale sul fronte della micromobilità elettrica.

Parigi è stata la prima città in Europa che, nel 2018, introdusse i monopattini elettrici in sharing, ma è stata anche la prima a toglierli.

In effetti, non è la prima volta che si parla del “problema dei monopattini elettrici” facendo riferimento, in questo caso, a quelli in sharing; sia a Parigi, ma anche in Italia ed in altre città europee e non.

Secondo noi, se non è andato tutto secondo i piani, il problema non è dei monopattini elettrici in sharing, non è del servizio offerto, ma è di chi lo utilizza e delle incomplete norme che hanno finora attuato i vari governi per “gestire” la micromobilità elettrica, una mobilità del tutto nuova, un modo diverso per muoversi nelle nostre città in modo ecosostenibile. Di questo approfondiremo successivamente nell’articolo.

Concentriamoci, invece, ora sul domandarci: che cosa è successo nella capitale francese per portare ad una scelta così drastica?

I dati analizzati segnalano che i monopattini elettrici in sharing hanno causato una forte crescita di incidenti e di problemi di decoro urbano: dal parcheggio selvaggio sui marciapiedi a quello in strada.

(Photo by Hugo Lebrun / Hans Lucas / Hans Lucas via AFP)

Ecco alcuni dati degli ultimi anni:

  • Nel 2019, le vittime degli incidenti mortali sono state 10;
  • Nel 2021, le vittime degli incidenti mortali sono state 24, a fronte di 247 incidenti totali con il mezzo;
  • Nel 2022, le vittime degli incidenti mortali sono state 3, a fronte di 408 incidenti tra monopattini privati e in sharing, causando 459 feriti.

Da questi dati che vi abbiamo dato, si può notare che i numeri, anno per anno, siano raddoppiati; facendo prendere al comune parigino la decisione di revocare le licenze alle società di noleggio di monopattini.

Portando, di conseguenza, al bando i monopattini elettrici dalla capitale.

Promosso dal sindaco Anne Hidalgo, domenica 2 aprile 2023 si è tenuto un referendum consultivo in cui i parigini sono stati chiamati a votare a favore (SI’) o a sfavore (NO) della continua disponibilità dei monopattini a noleggio.

Come volevasi dimostrare, il pensiero pilota trascinato ha portato ad un secco NO, grazie all’89% dei voti, ovvero il voto di 103.080 persone; in percentuale hanno votato solamente il 7.5% delle persone con diritto di voto, un’affluenza di persone davvero bassa.

Va ribadito, inoltre, che essendo stato un Referendum consultivo la decisione finale spettava comunque al comune parigino che, nella figura del Sindaco Anne Hidalgo, si era dimostrato da tempo più che favorevole a rimuovere questo servizio.

Il 31 agosto 2023 scadranno le licenze delle 3 società che hanno in appalto il servizio di noleggio monopattini a Parigi, parliamo di Dott Lime e Tier. Il provvedimento avrà quindi efficacia dal primo settembre del 2023, dicendo così stop al servizio, da come si può dedurre: verranno rimossi tutti i 15.000 monopattini che potevano essere noleggiati, 5.000 a testa per operatore. Ricordiamo che il provvedimento coinvolge solo il servizio di sharing, senza includere i monopattini privati che potranno continuare a circolare secondo le norme vigenti in Francia.

Monopattini a noleggio a Parigi CHESNOT/GETTY IMAGES

Come si poteva evitare questa scelta drastica? Tutto parte da una normativa errata secondo noi


Da come abbiamo appreso nella prima parte dell’articolo, i monopattini elettrici sono, ad oggi, più un problema che una soluzione.

La vicenda di Parigi ne è la prova, ed anche altrove non sta andando bene; tanto che temiamo che una scelta simile possa essere promossa anche nel nostro paese ed in altre città europee.

In questa seconda parte, quindi, dato che per noi è possibile evitare quest’escalation a livello europeo e mondiale, analizzeremo delle strategie per integrare la micromobilità elettrica nella mobilità odierna senza troppi intoppi. Questo senza aver prima ribadito l’importanza di un utilizzo consapevole di tutti i mezzi e senza aver prima descritto le dinamiche che avvengono dal boom fino ad oggi attorno alla micromobilità elettrica.

Una mobilità alternativa che dovrebbe essere ecologica e sostenibile che sembra, invece, essere un bel groviglio per istituzioni, comuni e per interi stati. Lo dicono i mass media, le testate giornalistiche ed i telegiornali che continuano ad alzare polveroni su polveroni sulla vicenda, strumentalizzando, a parer nostro, molte delle notizie.

Sinceramente, da utilizzatori del mezzo come privati riconosciamo che, quando ci muoviamo per la città, da una parte troviamo parecchi curiosi del mezzo, dall’altra automobilisti e motociclisti che provano odio verso la nostra categoria, facendoci sentire come se fossimo d’intralcio e di troppo.

Infatti, essendo di parte, ci piacerebbe fare un paragone dicendo che gli incidenti in cui troviamo coinvolti i monopattini siano minori rispetto quelli che coinvolgono le automobili, ma riteniamo che sarebbe poco etico e corretto perché, ovviamente, come sappiamo tutti, il numero di monopattini che circola è minore rispetto al numero di automobili, scooter, macchine e, forse, anche bici presenti sulle nostre strade, così come nel resto dell’Europa e del mondo.

Siamo molto d’accordo che il noleggio/sharing dei monopattini crea parecchi problemi in città portando spesso incidenti, feriti e morti, sia per chi lo utilizza, sia per chi si ritrova travolto da utilizzatori indisciplinati e maleducati.

Molti di questi utilizzatori sono venuti a conoscenza del mezzo durante il lockdown per la pandemia in corso e, da quando è scoppiato il “boom dei monopattini” sono passati ormai degli anni.

Nonostante il passare del tempo, la normativa attuata, come dicevamo all’inizio della prima parte dell’articolo, risulta incompleta ed anche imprecisa, sia in Italia che nel mondo; portando confusione, caos e disinformazione, condite da quella che consideriamo, come vi abbiamo già detto in anticipo, una propaganda contro il mezzo in generale.

Finora vi abbiamo detto ciò che ad alcuni piace ascoltare: ma se vi dicessimo che anche vietando l’utilizzo dei monopattini il risultato sarebbe lo stesso? Se mettessimo gli stessi utilizzatori su un altro qualsiasi mezzo i problemi non si ridurrebbero; basta prendere gli esempi che sono da noi osservabili quotidianamente:

  • Ciclisti contromano;
  • Ciclisti che, addirittura, pedalano sui marciapiedi;
  • Ragazzi in bici con un amico dentro al cestino;
  • Scooter, bici e macchine parcheggiate sui marciapiedi;
  • Macchine e corrieri che sostano o, addirittura, parcheggiano sulle ciclabili;
  • Automobilisti, motociclisti e perfino ciclisti che sfrecciano sulle strade non rispettando i limiti di velocità; passando anche con il rosso e travolgendo pedoni ed animali;
  • Persone che si dilettano con acrobazie in strada con auto, moto o bici;
  • Macchine con un numero di persone superiori ai posti della stessa, causando morti e feriti in caso d’incidente per ulteriore mancato utilizzo di cinture.

Potremmo continuare con infiniti esempi, ma non è il nostro intento; non vogliamo tantomeno mettere una categoria contro l’altra, ma vogliamo soffermarci e sottolineare che il problema sono le persone indisciplinate, a priori del mezzo utilizzato.

Quello che, quindi, sarebbe dovuto essere stato attuato da parte dei diversi governi del mondo, vedendo i primi problemi di questa nuova mobilità alternativa attraverso il focus sullo sharing, era istituire un tavolo tecnico con esperti del settore in stretta collaborazione con gli operatori che noleggiano i monopattini. Sarebbe poi spettato al nuovo tavolo tecnico la proposta della stesura di una nuova norma più completa per la micromobilità, che ad oggi, a parer nostro, lascia buchi anche per altri mezzi rientranti nella categoria come i monoruota elettrici, gli hoverboard, gli skateboard elettrici e onewheel.

Noi non siamo degli esperti in legge e non ci vogliamo sostituire ad essi, ma eccovi alcuni dei nostri consigli per un’ipotetica nuova stesura della norma che regola l’utilizzo dei principali mezzi a propulsione elettrica in Italia, ma anche nel mondo:

  • Obbligo del casco per tutti;
  • Istituzione di una nuova categoria: quella della micromobilità elettrica; visto che l’equiparazione alle bici, secondo noi, non risulta corretta. Questo per includere anche gli altri mezzi di micromobilità elettrica citati;
  • Obbligo di frequenza di un corso teorico per poter guidare qualsiasi mezzo di micromobilità elettrica, argomenti uguali a quelli della patente AM.
  • Età minima per guidare questi mezzi di 14 anni;
  • Limitazione della potenza nominale per i minorenni (es. 350400W di potenza nominale fino ai 18 anni per i monopattini. Da rivedere per ogni mezzo di micro mobilità, in quanto, ad esempio, sul monoruota potrebbero risultare pochi);
  • Obbligo di assicurazione RC con possibilità di furto incendio che copra tutti i mezzi di micromobilità sopra citati (costo max annuale di 50 euro, legata alla persona);
  • Targa identificativa per tutti i mezzi di micromobilità elettrica identificativa (costo di rilascio irrisorio, legata alla persona);
  • Modifica dei limiti di velocità attuali per i monopattini ed applicazione degli stessi su tutta la micromobilità elettrica: riportare i 25 km/h nelle strade urbane e mantenere i 6 km/h nelle aree pedonali (anche se potrebbe risultare difficile tale applicazione sugli altri mezzi di micromobilità elettrica);
  • Introduzione di stalli dedicati e parcheggi sicuri all’interno di attività commerciali, anche con l’introduzione di un’eventuale tariffa (a tal proposito ci piaceva la soluzione proposta da Locko che potrebbe essere estesa a tutti i mezzi di micromobilità elettrica);
  • Rimozione del limite della potenza nominale di 500W, lasciando solamente il limite sulla velocità (difficilmente applicabili sugli altri mezzi di micro mobilità elettrica e per chi abita in collina o montagna).

Lista non esaustiva che potrebbe essere sicuramente rivista e seguita da altre aggiunte.

Per quanto riguarda lo sharing, per risolvere il problema della sosta selvaggia e del vandalismo siamo favorevoli all’introduzione del modello Coreano realizzato dal Korea Railroad Research Institute, entrato in test a fine 2022 nella nazione. Ma andiamo a vedere meglio di cosa si tratta:

  • I monopattini possono essere noleggiati e devono essere riconsegnati solo in aree appositamente realizzate, si parla di vere e proprie stazioni di presa e riconsegna in cui avviene automaticamente la ricarica del mezzo al parcheggio della restituzione;
  • Introduzione di un’algoritmo di una intelligenza artificiale (IA) chiamato “Smart Scoring”, installato su un dispositivo che, collegato al monopattino, analizza e valuta le abitudini di ogni conducente e rileva le violazioni del codice della strada.

Siamo sicuri che l’introduzione di una norma ben fatta e seguita da alcuni di questi consigli porterebbe ad un calo degli incidenti con il monopattino elettrico e lo sharing risulterebbe gestibile al meglio, portando benefici anche ad altri mezzi di micromobilità elettrica, ad oggi tagliati fuori dalla stessa.

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Kaabo Mantis 500 Sport: il monopattino in grado di regalarci comfort e stabilità

In questo articolo parleremo del monopattino elettrico Kaabo Mantis 10, nella versione chiamata “500 Sport”. Questo monopattino è uno dei modelli che abbiamo scelto per i nostri spostamenti quotidiani. Il motivo? Come avrete potuto leggere dal titolo, comfort e stabilità sono i suoi principali punti di forza.

Kaabo, fondata nel 2013, è una tra le aziende cinesi principali che produce mezzi di micromobilità elettrica, nello specifico, di monopattini elettrici; riuscendo in questi anni ad affermarsi come brand mondiale ed arrivando ad esportare e commercializzare i suoi prodotti in più di 30 paesi e regioni in Europa, America e Africa, disponendo di tecnologie brevettate in 24 paesi.

Gli e-scooter del brand possiamo dire che si dividono in due categorie:

  • Micromobilità per utilizzo urbano, con la linea Kaabo Mantis lanciata nel 2018 e con la linea Kaabo Skywalker;
  • Micromobilità per utilizzo fuoristrada, con la linea Kaabo Wolf Warrior.

Vediamo più da vicino il Kaabo Mantis 500 Sport


Partiamo subito dal dire che il Mantis 500 Sport rientra nella categoria dei monopattini legali, in quanto monta, per l’appunto, un motore brushless, avente potenza nominale di 500W.

Quando parliamo del design di Kaabo possiamo dire che il Mantis 500 Sport ne fa da maestro, inutile nasconderlo. Da quando è stato lanciato sul mercato, in tutti i paesi in cui viene importato e venduto, molto del suo successo è dato proprio, come abbiamo appena detto, dal suo design: sportivo e accattivante.

Se da una parte il mezzo ha un design molto sportivo e accattivante, come lo abbiamo appena definito, l’impianto di illuminazione del mezzo è molto stile Fast and Furious, lo consideriamo più scenografico che funzionale ed è così composto:

  • Sulla parte anteriore bassa del monopattino troviamo 2 luci led di colore bianco;
  • Sulla parte posteriore sempre in basso del monopattino troviamo 2 luci led di colore rosso, che fanno anche da luce di STOP;
  • Su entrambi lati, sempre nella parte bassa del monopattino, troviamo installate 2 strisce led di colore blu.

Abbiamo rimarcato più volte il fatto che tutte le luci sono in basso per farvi capire che il mezzo necessita pertanto dell’installazione sul manubrio di una luce o faro esterno a pile o con batteria ricaricabile, per avere maggior visibilità la sera.

Eccovi alcuni prodotti alternativi che vi consigliamo per risolvere questa “mancanza”, acquistabili direttamente su Amazon:

Quello che ci ha portati a preferire il Mantis come mezzo per i nostri spostamenti non è di certo solo per il suo design e per la sua estetica.
Andiamo quindi insieme a scoprire le sue principali caratteristiche e punti di forza che potrebbero farvi preferire ad altri questo monopattino elettrico:

  • Tanta potenza: il motore installato, come abbiamo già visto insieme, è un motore brushless da 500W, posto sulla ruota posteriore, permettendoci di raggiungere una velocità massima di 25 km/h (limitabile anche a 20 km/h tramite Dashboard, da menù segreto in modo da essere con le carte in regola, per la normativa vigente che regola l’utilizzo dei monopattini elettrici nel nostro paese) questa velocità è sbloccabile, elevando la stessa a 50 km/h tramite la rimozione di un connettore. Nel momento in cui andremo ad effettuare questo sblocco, il monopattino elettrico non sarà più omologato per la circolazione su strada ma bensì solo per utilizzo in aree private. (In fondo all’articolo puoi trovare una guida per andare a sbloccare il Mantis 500 Sport). Abbiamo imparato anche dal nostro precedente articolo sul Ninebot Max G30 che la scelta di installare il motore sulla ruota posteriore si dimostra molto vincente, in quanto il mezzo guadagnerà maggior stabilità. Lo spunto in accelerazione è ottimo, dato anche dalla centralina da 25A;
  • Autonomia: sul monopattino troviamo installata una batteria 48V 18.2 Ah, ad una velocità media di 25 km/h, riusciremo a coprire 50 km di percorrenza, che vi assicuriamo per utilizzo cittadino sono tanti, soprattutto per un mezzo come il monopattino elettrico;
  • Se parliamo di ammortizzazione e comfort di guida su strade disconnesse e pavé, il Mantis è ben riuscito: doppio ammortizzatore a molla, sia anteriore che posteriore (molle regolabili in base al proprio peso) e pneumatici da 10×2,50 pollici con camera d’aria, che possono essere facilmente sostituite con delle gomme da 10×3 andando così ad aumentare notevolmente ancora di più la stabilità che il mezzo già possiede.
  • Parlando sempre di comfort di guida e stabilità, un altro punto di forza che ci permette di guadagnare stabilità è il manubrio, molto più simile a quello da mountain bike, fissato all’asta del nostro monopattino con una piastra con 4 viti;
  • Sul sistema frenante che dire? È ottimo: su entrambi gli assi, troviamo equipaggiati dei dischi da 140 mm con pinze freno semi-Idrauliche della Zoom, le Xtech, in grado di regalarci una buona frenata;
  • Pedana molto spaziosa: abbiamo misurato personalmente lo spazio che abbiamo a disposizione per mettere i nostri piedi sul monopattino, parliamo di 52 cm lunghezza per 21 cm di larghezza.

Acquista le gomme 10×3 per Mantis 500 Sport facendo click sull’immagine del prodotto sotto, supportando così in modo del tutto gratuito il nostro lavoro; inoltre inserendo in fase di check out dell’ordine il codice sconto “NEOVOLT” otterrai uno sconto del 10% sulle stesse su .

Dimensioni e trasportabilità del mezzo


Partiamo subito parlando del peso del Mantis 500 Sport: parliamo di un peso di 24 kg, non indifferente quindi, che possono renderlo poco trasportabile sui mezzi pubblici o in auto, viste anche le dimensioni generose del mezzo.

Le dimensioni da aperto, come anticipato, non sono delle più contenute: il manubrio è largo 56 cm, il monopattino misurandolo da terra è alto 123 cm e lungo ben 126,7 cm; le dimensioni cambiano da chiuso, non rendendolo di certo compatto, ma riducendo l’altezza da terra a 48 cm.

Veniamo al sistema di chiusura, molto solido, costituito da un collare a 2 leve che allentate permettono di sollevare lo stesso, permettendoci così di abbassare l’asta del monopattino ed ancorarlo alla pedana, tramite il gancio di chiusura. L’accortezza che vi consigliamo di effettuare quando andremo a svolgere l’operazione inversa, quella di apertura, è di stringere bene le 2 leve di chiusura, fintanto che l’asta non risulti “oscillante”. Come avrete ben capito svolgere l’operazione di apertura e chiusura di questo monopattino non è poi cosi rapida e immediata.

Sblocco della velocità


Come promesso, eccovi una piccola guida per aiutarvi a procedere con lo sblocco della velocità del vostro Kaabo Mantis 500 Sport, realizzata in collaborazione con alcuni membri della community Telegram Kaabo Mantis Italia:

1- Procedere a svitare le 2 viti poste sotto il monopattino con un cacciavite a stella, vi consigliamo prima di girare il cacciavite in modo antiorario, di puntare il cacciavite su ognuna delle viti e colpire piano con un martello, questo per rimuovere eventuale freno filetto;
2- Sfilare il deck in plastica delicatamente, evitando strattoni che potrebbero strappare i cavi delle 2 luci led anteriori;
3- Una volta sfilato il deck, dovete individuare il connettore come in foto, che può essere anche rosso ad “anello” (dipende dalla versione del monopattino); sui vecchi modelli questo connettore è posto dentro la pedana.

Una volta rimosso questo connettore in mappatura 3, il monopattino raggiungerà i 50 km/h.

DISCLAIMER
Si ricorda che come da normativa, non che da codice della strada italiano, il limite di velocità su strade urbane/pubbliche è di 20 km/h e di 6 km/h se si circola sulle aree pedonali. Questa guida è da considerarsi solo a scopo illustrativo e per utilizzo su strade ed in aree private. Neo Volt non è quindi responsabile di eventuali sanzioni e multe, derivanti dall’utilizzo del monopattino sbloccato, su strade non private. Neo Volt declina, inoltre, ogni responsabilità da eventuali danni arrecati a persone, cose o animali. Neo Volt non è responsabile da eventuali danneggiamenti del monopattino in fase di smontaggio o all’elettronica del mezzo “Kaabo Mantis 500 Sport” o modelli analoghi e simili derivanti dall’utilizzo di questa procedura. Le protezioni personali come casco, ecc… non sono obbligatorie, ma consigliate soprattutto se si utilizza in aree private il mezzo ad una velocità superiore ai 20 km/h.

Ti consigliamo l’acquisto di un CASCO, come dispositivo di protezione personale, pur non essendo obbligatorio riteniamo che la sicurezza quando utilizziamo il monopattino elettrico, non deve MAI esser lasciata in secondo piano. Abbiamo selezionato su Amazon per voi, un paio di caschi, che riteniamo alcuni tra i migliori:

Acquistando direttamente tramite i nostri link su Amazon, andrai a supportare così in modo del tutto gratuito il nostro lavoro, in quanto a noi verrà riconosciuta una piccola percentuale di vendita sul tuo acquisto, che utilizzeremo per mantenere la piattaforma hosting ed tutti quei costi che sosteniamo per portare avanti il nostro BLOG.

Considerazioni finali


Consigliamo l’acquisto di Kaabo Mantis 500 Sport? La nostra risposta è assolutamente sì! Il monopattino, come abbiamo visto in questo articolo, ha un comfort di guida e stabilità anche a 50 km/h (ricordiamo che l’utilizzo a tali velocità è possibile solo in aree private, la velocità a cui è possibile circolare su strade urbane è 20 km/h). Parlando di design è uno dei migliori questo monopattino, disponibile, oltretutto, in commercio con 3 colorazioni: rosso e nero, blu e nero e total black.

A chi consigliamo l’acquisto o meno di questo mezzo? Consigliamo l’acquisto di questo monopattino a chi cerca un mezzo veloce, scattante, anche in salita, allo stesso tempo in grado di affrontare buche e sampietrini e perché no… anche per utilizzo su strade non asfaltate.
A chi non consigliamo questo mezzo? A chi cerca un mezzo leggero e compatto, a chi prevede di doverlo trasportare sui mezzi pubblici tutti giorni, a meno che, non lo lasciate aperto.

Veniamo alle conclusioni, il prezzo! Kaabo Mantis 500 Sport ha un prezzo non del tutto indifferente, parliamo di un listino di € 1.150,00, ma che spesso è in offerta su alcuni negozi fisici e online italiani a € 990,00 prezzo che si fa davvero interessante se consideriamo che è un monopattino completo e già pronto all’uso.

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Kaabo Mantis 500 Sport di Anesin Silvano uno dei membri del gruppo Telegram Kaabo Mantis Italia, foto scattata a Trento
Kaabo Mantis 500 Sport di Salvatore Baglio uno dei membri del gruppo Telegram Kaabo Mantis Italia, foto scattata a Urbino (PU)

Ninebot KickScooter Max G30: il monopattino della community

Quando parliamo di monopattini elettrici, non possiamo non citare Ninebot Max G30, il cui costruttore e produttore è Ninebot by Segway.
È stato presentato ad IFA 2019, la più grande fiera high-tech internazionale che si svolge ogni anno a Berlino, dove i più famosi marchi espongono e presentano le loro novità (IFA è l’acronimo di International Funkausstellung).
Il Ninebot Max G30 è uno di quei monopattini elettrici che appartengono alla categoria dei monopattini commerciali più venduti, da tener considerazione quando si deve acquistare un nuovo monopattino elettrico.


È uscito nel 2019 ed ha riscosso tanto successo, portando la stessa azienda produttrice a farne uscire nuove versioni riviste dello stesso; ma non è stato questo a convincermi ad iniziare la rubrica dei monopattini elettrici con questo prodotto, bensì la forte community composta da aziende, appassionati di monopattini elettrici, nonché clientela ed utenti finali che hanno alimentato e dato vita a questo modello in particolare, con parecchi upgrade: dall’ammortizzatore, alla pedana, alle frecce, al firmware e a tantissimi altri accessori.

Vediamo più da vicino il G30 MAX

Quello che salta subito all’occhio, secondo me, è la qualità costruttiva: non possiamo negarlo, ci troviamo davanti ad un prodotto con telaio in lega di alluminio che restituisce robustezza e stabilità, anche per merito dei pneumatici tubeless da 10 pollici.
Che dire, Ninebot nel 2019 ha saputo immettere sul mercato un prodotto in grado di venire incontro alle esigenze di noi utilizzatori di monopattini elettrici.

Principali caratteristiche tecniche del MAX G30:

  • Motore brushless da 350W posto sulla ruota posteriore, permettendo al mezzo di raggiungere la velocità di 25 km/h: la scelta di installare il motore sulla ruota posteriore garantisce maggior stabilità in accelerazione (la casa promette di riuscire ad affrontare pendenze fino al 20%);
  • Autonomia, davvero importante, dichiarata dal costruttore: parliamo di 65 km, 40 km reali effettivi, non male! Potreste anche riuscire ad arrivare ai 50 km, per i più leggeri; la batteria installata è da ben 551 Wh (15300 mAh) e la sua ricarica avviene in 6 ore, grazie al caricabatterie incorporato rapido da 3A (nel caso vogliate ed abbiate bisogno di ricaricare il monopattino in mobilità, potrete portare con voi solo il cavo di alimentazione; non che i caricatori di altri brand siano ingombranti o pesanti, ma bisogna riconoscere, anche qui, una mossa ben azzeccata);
  • Sistema frenante, elettronico e con sistema di rigenerazione sul posteriore, freno a tamburo sull’anteriore: per i meno esperti, la scelta di un freno a tamburo installato sulla ruota anteriore, potrebbe essere un altro punto a favore (vista la poca e ridotta manutenzione che richiede rispetto ad un freno meccanico, semi-idraulico o ad un freno full hydraulic);
  • Sistema di apertura e chiusura nuovo e rivisto: qui l’azienda è riuscita a far un salto in avanti, creando un’evoluzione di quella presente sullo Xiaomi M365 Standard;
  • Peso e dimensioni ancora contenute del mezzo, parliamo di 19,1 kg e per quanto riguarda le dimensioni da aperto di 116,7×47,2×120,3 cm e da chiuso di 116,7×47,2×53,4 cm. Il peso e le dimensioni sono da considerarsi ancora personalmente accettabili anche per chi utilizza il monopattino per tragitti casa-lavoro alternando in tratti con l’ausilio dei mezzi pubblici;

Non mancano luce anteriore e posteriore di stop e di riflettori catarifrangenti sempre installati sia anteriormente che posteriormente. Il monopattino è dotato inoltre anche di Bluetooth che permette di interfacciarsi con app proprietaria Segway-Ninebot disponibile sia su Android, che su iOS, che integra varie funzionalità.

Ma parliamo anche di limiti del mezzo, ovvero, la quasi totale assenza di un sistema di ammortizzazione del mezzo; se non fosse per le gomme da 10″ pollici e le prestazioni che ritengo siano sufficienti per un utilizzo cittadino, rimanendo pur sempre un mezzo di 36V con un motore da ben 350W (è proprio su questi punti che i ragazzi del gruppo “Ninebot Max G30 Fanclub Italia“, si sono dati da fare).

Ah parlando di prestazioni sono migliorabili! grazie ai dei firmware di Michele di monopattinoitalia.it. che ringraziamo per avermi permesso di lasciarvi anche il link, che trovate appena qui sotto, possiamo andare ad incrementare la velocità massima e l’accelerazione, a tal proposito voglio ricordandovi come riportato da Monopattino Italia :

“MonopattinoItalia e Neo Volt non sono responsabili di eventuali danni recati al vostro monopattino attraverso l’utilizzo dei file scaricabili gratuitamente dal sito. Si ricorda inoltre che il Codice della Strada Italiano impone come limite di velocità per i monopattini elettrici i 20 Km/h. MonopattinoItalia o Neo Volt non sono quindi responsabili di eventuali sanzioni derivanti dall’utilizzo di tali potenziamenti su suolo pubblico. Se ne prevede pertanto l’uso solo su aree private. Si ricorda inoltre che modificare il firmware di un monopattino per utilizzarlo su suolo pubblico è sempre e comunque un atto illegale. Si prevede l’uso di questa guida solo in caso di utenti che hanno raggiunto la maggiore età”

Facciamo un po’ di chiarezza sulle varie versioni del Ninebot G30 ad oggi in commercio

Girando in rete, si rischia di far davvero confusione per quante sono le versioni ad oggi in commercio del G30, cercherò di portare un po’ di chiarezza:

  • Ninebot MAX G30, la primissima versione uscita in commercio e, a parer mio e di molti, la migliore da acquistare (monta un motore serie V6);
  • Ninebot MAX G30 LE, versione in colorazione bianca, destinata al mercato europeo, che si differenzia dal MAX G30 per una batteria che risulta esser più piccola, di conseguenza ne consegue che passiamo ad autonomia fino a 40 km, come dichiarato dalla casa, ed allo stesso tempo abbiamo una pedana dalle dimensioni ridotte (in questo caso troviamo un motore di SERIE V9, ma al suo interno abbiamo una centralina diversa da quella del MAX G30);
  • Ninebot MAX G30 LP, versione in colorazione bianca, destinata al mercato americano, che si differenzia dal MAX G30 per una batteria che risulta esser più piccola, di conseguenza ne consegue che passiamo ad autonomia fino a 40 km, come dichiarato dalla casa, ed allo stesso tempo abbiamo una pedana dalle dimensioni ridotte (in questo caso troviamo un motore di SERIE V9, ma al suo interno abbiamo una centralina diversa da quella del MAX G30);
  • Ninebot MAX G30 D, questa versione è destinata al mercato tedesco (monta un motore di SERIE V6);
  • Ninebot MAX G30E II, versione rivista del MAX G30 (monta la stessa centralina delle versioni LE ed LP);

Ho parlato di motori di SERIE V6 e V9, quali sono le differenze tra i 2?
Per farla breve, il motore di SERIE V6 ha più coppia/potenza di accelerazione, ma permette di raggiungere una velocità massima minore, mentre, il motore di SERIE V9, ha meno coppia/potenza di accelerazione, ma permette di avere una velocità massima maggiore.


Comprando il MAX G30 presso le principali, come Amazon, Unieuro, Mediaworld ecc… il motore che troverete installato sarà con molta probabilità un SERIE V6; da aliexpress o altri, invece, si può trovare direttamente con motore V9.

Modifiche, upgrade ed accessori

Ninebot Max G30 di Dario Nati uno degli admin del gruppo “Ninebot Max G30 Fanclub Italia”

Quando parliamo di Ninebot MAX G30, modifiche, upgrade ed accessori, ecco i ragazzi della community Telegram “Ninebot Max G30 Fanclub Italia” che arrivano in vostro aiuto; pronti a farvi mettere mano al vostro conto in banca e a farvi spaccare il porcellino con tutti i vostri risparmi, per aiutarvi a render unico e funzionale il vostro G30.
Tra gli amministratori del gruppo vi sono Carlo e Dario, a cui ho chiesto di aiutarmi a consigliarvi le principali e miglior modifiche da farvi fare, la loro risposta non è mancata.

Per prima cosa parliamo di sospensione, sia anteriore che posteriore. In commercio possiamo trovare davvero molte sospensioni per questo monopattino, il rischio è però di finir per incappare in prodotti di bassa qualità, ne consegue che rischierete di buttare via soldi perché non riuscirete nemmeno a montare la sospensione e che la vostra stessa sicurezza viene compromessa.

SOSPENSIONE ANTERIORE SHARKSET PER MONOPATTINO NINEBOT G30: clicca qui per acquistare il prodotto su FIXIT-TECH

SOSPENSIONE POSTERIORE MONORIM PER MONOPATTINO NINEBOT G30: clicca qui per acquistare il prodotto su FIXIT-TECH

CODICE SCONTO “NEOVOLT”

Queste sono le sospensioni che vi consiglio in assoluto, insieme ai ragazzi del gruppo, avendo il miglior rapporto QUALITA’/PREZZO; oltretutto vendute e spedite da FIXIT-TECH, uno shop online italiano, con anche annessa officina a Monopoli, il cui titolare è Fausto Chiarappa, con cui sono lieto di annunciarvi anche una COLLABORAZIONE: acquistando dai link appena menzionati e grazie al codice NEOVOLT”, che va inserito in fase di check out dell’ordine, otterrete ben il 10% sconto sull’acquisto di questi prodotti e su quasi tutto il catalogo prodotti dello shop.

In alternativa potete valutare anche queste 2 versioni più economiche in vendita su AliExpress che rimangono comunque valide:


Kit sospensione ammortizzatore Esparts per parti Scooter elettrico NINEBOT MAX G30 e G30D (Sospensione anteriore per NINEBOT MAX G30)
Ammortizzatore posteriore forcella sospensione anteriore Scooter elettrico per Ninebot Max G30 ES1 ES5 Xiaomi M365 PRO PRO2 accessori Scooter (Sospensione posteriore per NINEBOT MAX G30, andando a selezionare il primo prodotto)

Il monopattino elettrico viene considerato anche il mezzo dell’ultimo miglio e quindi molti, nel percorso quotidiano casa-lavoro, si trovano costretti anche a portare il proprio mezzo su treni e metropolitana: perché non facilitare la salita e la discesa dagli stessi? Ecco EVOGRIP, interamente progettato e realizzato avvalendosi della STAMPA 3D, la soluzione ideale per chiunque ha necessità di portare su e giù da treni, metropolitane e scale il proprio Ninebot Max G30; non credo abbia bisogno di altre presentazioni, ma per chi ancora non l’avesse ancora capito, eccovi la maniglia di trasporto realizzata da EVOGEAR, che amerete, con inoltre impugnatura ergonomica.

Eccoti il link per acquistare EVOGRIP, ma prima di farlo, aspetta un secondo… clicca qui per acquistare EVOGRIP PER NINEBOT MAX G30
Le sorprese non sono finite qui, sono lieto annunciarvi anche la COLLABORAZIONE con l’azienda EVOGEAR, azienda 100% italiana con sede produttiva a Maranello in provincia di Modena, fondata nel 2020 da Alessio Merello e Fabio Preite
Grazie sempre al codice NEOVOLT”, in fase di checkout, otterrete sempre uno SCONTO del 10% sull’acquisto di EVOGRIP e di tutti gli altri loro prodotti realizzati.

Conclusioni e prezzo


Se cerchi un monopattino di quelli commerciali, supportato da una forte community ed allo stesso tempo compatto da trasportare sui mezzi pubblici o da portare in ufficio, allora Ninebot Max G30 è sicuramente il monopattino da tenere in considerazione. Il prezzo non è dei più economici, parliamo di un listino di € 799,00,ma che molto spesso si abbassa grazie ad offerte disponibili da Unieuro, Mediaworld e su Amazon, anche durante il black Friday o il Prime Day, ad esempio.


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