SONO ARRIVATI I NUOVI GOOGLE PIXEL 8 E IL NUOVO PIXEL WATCH 2

Settembre ed ottobre sono i mesi caldi nel panorama degli smartphone, dove i 2 colossi Apple e Google svelano la loro gamma di smartphone rinnovata sia da un punto di vista hardware, sia estetico e sia software.

Questo settembre mi ha lasciato deluso dalla mela morsicata con la nuova gamma di iPhone 15, dove sono state annunciate alcune novità, una tra queste il USB TypeC che è stata semplicemente una feature che ha dovuto integrare Apple per adattarsi alle recenti norme europee.

Ovvio, l’abbandono della porta lightning, a favore dell’introduzione della USB TypeC, non è stata l’unica novità introdotta da iPhone 15, ma da utente Apple mi aspettavo qualcosa di più.

Ecco, Google, con i nuovi Google Pixel 8 e 8 Pro, è riuscita a convincermi di più, insieme anche al nuovo Google Pixel Watch 2 che mi è piaciuto davvero molto.

Andiamo a scoprire i nuovi dispositivi di fascia alta presentati, quindi, da Google il 4 ottobre 2023.

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Google Pixel 8 e 8 Pro

Google Pixel 8 e 8 Pro arrivano sul mercato con Android 14 che porta nel suo pacchetto svariate novità dal punto di vista software; le funzionalità esclusive per questi nuovi Pixel sono:

  1. Sfondi IA: sfondi generati da un’intelligenza artificiale;
  2. Audio Magic Eraser: permetterà di rimuovere i rumori di sottosfondo che rovinano i nostri video, come l’abbaio di un cane, il clacson di una macchina o quello del traffico urbano;
  3. Zoom Enhance (esclusiva di Pixel 8 Pro): ci permetterà, partendo da una foto, di eseguire ritagli “zoommati” senza far perdere qualità alle nostre foto (questa funzionalità non sarà subito disponibile);
  4. Best Take: con questa nuova funzionalità saremo in grado di immortalare degli scatti unici per quanto riguarda le foto di gruppo. Vi è mai capitato che ogni volta che fate una foto con i vostri amici, tutti insieme, siete stati minuti e minuti a rifare la stessa foto per trovarvi tutti d’accordo? Ecco, sfruttando la nuova funzionalità introdotta faranno tutto i nostri nuovi Pixel che, dallo scatto sequenziale di foto simili, ci restituirà una sola “foto di gruppo”; quindi, addio a occhi chiusi, volti non girati verso l’obbiettivo dello smartphone, ecc.
  5. Magic Editor: funzionalità che, in realtà, ne racchiude varie, sfruttando a pieno l’intelligenza artificiale per permetterci di fare svariate modifiche, come ridimensionare e riposizionare un soggetto all’interno di una foto; introdotti anche i suggerimenti per modificare illuminazione e sfondo nelle nostre foto.

Vi ho subito voluto mostrare quelle che sono le nuove funzionalità esclusive dei nuovi Pixel, ma non le uniche più importanti, infatti, tornando a parlare di software, proprio da quest’anno, i nuovi smartphone “made in Google” saranno supportati da ben 7 anni di update (aggiornamenti).

L’arrivo di Pixel 8 e 8 Pro, anche dal punto di vista hardware, portano davvero grosse novità: a partire dal nuovo processore Google Tensor G3, con 9 core e frequenza fino 2,91 GHz, il tutto affiancato dal chip Titan M2 (chip dedicato alla sicurezza, lo stesso di Pixel 7 e 7 Pro) e 8 GB di RAM LPDDR5X per Pixel 8 e 12 GB di RAM per Pixel 8 Pro; per quanto riguarda i tagli di storage (memoria ROM interna) disponibili in taglio da 128 GB e 256GB per Pixel 8 e 128 GB, 256GB  e 512 GB per Pixel 8 Pro (la memoria è per entrambi di tipo UFS 3.1); miglioramenti lato display con un refresh rate fino a 120 GHz, con la particolarità che su Pixel 8 è di tipo OLED, 6.2 pollici di grandezza, risoluzione 2400 x 1080 pixel FHD+, luminosità massima a 2000 nit e con protezione di tipo Gorilla Glass Victus, mentre, su Pixel 8 Pro è sempre di tipo OLED ma LTPO, 6.7 pollici di grandezza, risoluzione 1344 x 2992 pixel, luminosità massima 2200 nit e con protezione di tipo Gorilla Glass Victus 2; fotocamere posteriori su Pixel 8 con 2 sensori, uno principale da 50 MP (OIS e Dual Pixel PDAF) ed un sensore grandangolare da 12 MP, mentre, su Pixel 8 Pro troviamo un comparto fotocamere posteriore che è superiore anche a quello di iPhone 15 Pro Max, con 3 sensori, il principale sempre da 50 MP, il secondo un sensore ultra-grandangolare da 48 MP e l’ultimo un sensore teleobiettivo periscopico da 48 MP (fornito di OIS); le fotocamere sull’anteriore, invece, sono per entrambi da 10.5 MP.

Google, come sempre, punta tutto sulle fotocamere che vengono sfruttate dall’ottimo software.

Non manca la ricarica rapida con USB-C fino a 27W su Pixel 8 e fino a 30W su Pixel 8 Pro;  presente, inoltre, ricarica di tipo wireless fino a 18W per Pixel 8 e fino a 23W su Pixel 8 Pro.

Parlando di design e di dimensioni, osserviamo che Pixel 8 e 8 Pro pesano rispettivamente 187 g con dimensioni  150,5 x 70,8 x 8,9 mm (altezza x larghezza x spessore) e 213 g con dimensioni 162,6 x 76,5 x 8,8 mm (altezza x larghezza x spessore); entrambi i modelli hanno un frame realizzato in alluminio riciclato al 100% e sono caraterizzati, quest’anno, da un display piatto e, sul posteriore, troviamo una finitura opaca con angoli meno “stondati”.

È arrivato il momento di parlarvi di disponibilità, colorazioni e prezzi, passando poi a farvi una breve presentazione di Google Pixel Watch 2 che, finalmente, arriva in Italia.

Abbiamo 3 colorazioni per entrambi: grigio verde, nero ossidiana e rosa per Pixel 8, mentre, nero ossidiana, grigio creta e azzurro cielo per Pixel 8 Pro; entrambi i modelli sono disponibili già in pre-ordine con consegne, a partire da giovedì 12 ottobre 2023 da Unieuro, Vodafone, Google Store e Amazon (sotto vi lasciamo i link per acquistarli in bundle con in regalo le cuffie bluetooth Pixel Buds Pro), ovviamente con garanzia italiana di 24 mesi; per finire eccovi i prezzi di Pixel 8, € 799,00 per la versione da 128 GB e € 859,00 per la versione da 256 GB, mentre, lievita il prezzo della versione Pro a € 1.099,00 per il taglio da 128 GB, € 1.159,00 per il taglio di memoria da 256 GB e ben 1.299,00 per la versione 512 GB di memoria interna.

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Quasi dimenticavo, entrambi i modelli possono essere usati in modalità dual sim con una Nano Sim e una eSIM (SIM virtuale).

Google Pixel Watch 2

Google Pixel Watch 2 è il nuovo dispositivo indossabile presentato sempre il 4 ottobre da Google che, vi dico fin da subito, mi è piaciuto davvero molto.

In passato ho avuto diversi smartwatch Android e, da utente Apple, posso dirvi che, per qualche strano motivo, preferisco Wear OS. La novità per me in assoluto è che, finalmente, a differenza del primo modello, arriva in Italia.

Pixel Watch 2 si caraterizza di un design minimale a tutto tondo, per quanto riguarda la cassa principale realizzata in alluminio 100% riciclato, invece, per quanto riguarda il cinturino fornito in dotazione è realizzato in silicone con fibbia e anse in acciaio inossidabile, disponibile in varie colorazioni: cinturino sportivo azzurro cielo con cassa in alluminio argento lucido, cinturino sportivo nero ossidiana con cassa in alluminio nero opaco, cinturino sportivo grigio verde con cassa in alluminio oro champagne e cinturino sportivo grigio creta con cassa in alluminio argento lucido; in alternativa è possibile, in un secondo momento, acquistare i cinturini in tessuto con fibbia e anse in acciaio inossidabile, i cinturini elastici senza fibbia e anse, i cinturini metallici slim e cinturini a maglia metallica; disponibili in varie colorazioni che vi lascio sotto. I miei preferiti? I cinturini in tessuto con fibbia e anse in acciaio inossidabile (i cinturini in tessuto e quelli elastici saranno esclusivamente acquistabili al prezzo di € 59,00 cad.1 su Google Store).

Passiamo alle caratteristiche tecniche, partendo dal processore che è il recentissimo Snapdragon W5 Gen 1, affiancato da 2 GB di RAM e 32 GB di memoria interna. Non mancano il Wi-Fi, il modulo Bluetooth 5.0, NFC per i pagamenti, GPS per la navigazione, altoparlante ed un microfono per rispondere alle chiamate e/o mandare messaggi vocali, ad esempio su Whatsapp.

Pixel Watch 2 arriva, inoltre, equipaggiato di modulo LTE 4G, tramite eSIM, nella versione più costosa (purtroppo, per il momento, come dichiarato, non sarà disponibile in Italia).

Pixel Watch 2 ha un display OLED da 1.2 pollici con risoluzione 384 x 384 pixel e luminosità massima fino a 1000 nit; sono presenti, ovviamente, supporto all’Always-on Display e protezione del vetro di tipo Corning Gorilla Glass 5.

Si rinnova anche la basetta di ricarica che permette una ricarica molto precisa, grazie ai 4 pin che permettono, di fatto, l’allineamento preciso del nostro Pixel Watch 2 alla basetta di ricarica; il connettore per la basetta di ricarica è di USB-C, permettendo una ricarica rapida di 75 minuti (con ricarica a 18W).

Sono presenti i sensori per il monitoraggio del battito cardiaco, della saturazione dell’ossigeno (Sp02) e non mancano i sensori elettrici multiuso per l’ECG, con certificazione.

Arrivando alle conclusioni, Pixel Watch 2 arriva equipaggiato con l’ultima versione di Wear OS 4.0 ed è disponibile in pre-ordine con consegne dal 12 ottobre, al prezzo di € 399,00; acquistabile presso Amazon, di cui vi lasciamo sempre i link in descrizione, e Unieuro.

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FESTA DELLE OFFERTE PRIME: VI SEGNALIAMO LE MIGLIORI OFFERTE

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E’ possibile fare un periodo prova di 30 giorni poi in seguito avrà un costo annuale di 49,90 euro oppure di 4,99 euro mensili. Se siete persone tech addicted come noi di NeoVolt potete capire che può essere una scelta decisamente conveniente.

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JUICE JACKING: ATTENZIONE A RICARICARE I VOSTRI DISPOSITIVI IN AEROPORTO

Juice jacking altro non è che una forma di attacco informatico che si è diffusa molto velocemente in questi anni e consiste nell’installare, da parte di hacker e cybercriminali, all’interno delle postazioni di ricarica dei codici maligni, in grado di infettare i dispositivi collegati. Ovviamente, lo scopo di questa tecnica è rubare i nostri dati sensibili che abbiamo negli smartphone, come dati di accesso alle piattaforme, numeri di carte di credito, ecc… Sfruttano la porta di ricarica dei nostri dispostivi che molto spesso, come nei nostri smartphone, permette sia di effettuare la ricarica, ma anche di essere usata per trasferimento di dati.

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Questa tecnica di furto di dati sensibili e personali si è diffusa rapidamente, raggiungendo anche il nostro paese e, pertanto, il nostro consiglio rimane quello di evitare, quando siete fuori di casa, di utilizzare le postazioni di ricarica pubbliche presenti in aeroporti, centri commerciali, stazioni, hall di hotel o installate nei luoghi di passaggio affollati; così da non finire in questa trappola. Vi consigliamo, quindi, di utilizzarle con cavi che non permettono il trasferimento di dati. Al fine di proteggervi da questa truffa potreste scegliere di utilizzare, per ricaricare fuori casa il vostro smartphone o tablet, power bank; preferendo anche utilizzare un alimentatore portato da casa da collegare alla presa elettrica e, non meno importante, potete disattivare dalle impostazioni del vostro dispositivo il trasferimento dati.

Vogliamo concludere questo breve articolo dicendovi che a rischio ci sono, oltre che smartphone e tablet, anche notebook (es. Macbook Air M1 che utilizza la stessa porta USB di tipo C per la ricarica del dispositivo) e lettori musicali.

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ID ANPR: UN NUOVO CODICE IDENTIFICATIVO PER LA TUTELA DELLA PRIVACY

Siamo in un’epoca dove l’utilizzo di tecnologie e dati digitali sono ormai lo strumento base in qualsiasi operazione quotidiana.

Così tanto che sempre più in discussione viene messa la tutela della privacy: ecco perché con il decreto del 3 marzo 2023, pubblicato nella «Gazzetta Ufficiale» al n. 91 del 18 aprile 2023, vengono definite le modalità di attribuzione di un nuovo codice univoco ed identificativo, chiamato codice univoco digitale (acronimo ID ANPR) che verrà assegnato ad ogni cittadino italiano e residente registrato all’anagrafe nazionale.

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Vediamo insieme le principale caratteristiche che avrà il codice univoco digitale:

  • Non deriverà dai nostri dati anagrafici e non conterrà elementi identificativi a differenza del codice fiscale, questo renderà le interrogazioni tra le varie banche dati più riservate;
  • Non sostituirà il codice fiscale, ma risolverà il limite dello stesso, come l’errata assegnazione o i casi di omocodia (assegnazione per errore dello stesso codice fiscale a due o più persone);
  • Sarà un codice alfanumerico di 9 cifre, compreso di un check digit;
  • Sarà univoco per ogni cittadino e, una volta assegnato, rimarrà lo stesso per tutta la nostra vita;
  • Potrà essere generato soltanto da un sistema che verrà appositamente creato, a fronte dell’inserimento del nostro codice fiscale o dei nostri dati anagrafici.

Vogliamo concludere questo breve articolo-spiegazione sul codice univoco digitale dicendovi che, secondo noi, potrebbe essere, forse, uno strumento che riuscirà davvero a tutelare un po’ di più la nostra privacy e, inoltre, siamo curiosi di vedere come potrà essere implementato e sfruttato nel panorama digitale italiano. 

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SVEZIA: IN ARRIVO LA PRIMA STRADA ELETTRIFICATA AL MONDO

Il panorama dei veicoli elettrici è sempre più in espansione, ma uno dei suoi limiti principali è legato proprio all’autonomia data dalle batterie utilizzate. La Svezia, proprio su questo fronte, sembra aver trovato una prima soluzione che potrebbe, forse, risolvere, in parte, questo limite, ma vediamo insieme più nel dettaglio di cosa si tratta: l’idea è quella di trasformare un’autostrada in una strada elettrificata permanente, che sarà la prima al mondo ed unica nel suo genere.

Auto e camion potranno ricaricarsi senza fili durante il transito, evitando così, di fatto, di fare una sosta, ma effettuando una ricarica in movimento/durante la guida (dynamic induction charging).

Quest’autostrada potrebbe essere già realizzata entro il 2025 e, se il progetto avrà successo, seguirà la realizzazione di altri 3.000 km di strade elettrificate entro il 2045.

Il tratto di strada che verrà elettrificato è quello dell’autostrada E20 che attualmente collega gli hub logistici tra Hallsberg e Örebro, che si trovano al centro delle 3 principali città del paese (Stoccolma, Göteborg e Malmö).

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Il progetto attualmente è in fase di appalto e di revisione per la metodologia di ricarica; le opzioni sono 3, ognuna delle quali ha e garantisce vantaggi differenti:

  • Sistema a catenaria (stile filobus);
  • Sistema induttivo: la scelta migliore, secondo noi, in quanto questo sistema sfrutterebbe delle bobine in rame che andrebbero poste sotto l’asfalto della carreggiata e che sarebbero in grado di trasferire ed inviare elettricità ad un’altra bobina posta nel veicolo elettrico, detto ricevitore; una sorta di ricarica wireless come quella degli smartphone;
  • Sistema conduttivo (a terra).

Riuscirà la Svezia in questa impresa così complessa? Presto per dirlo, ma siamo proprio curiosi di capire come si evolverà il progetto e se realmente vedrà la luce; potendo arrivando così anche sulle nostre autostrade italiane.

Bisognerà capire come verrà affrontato il fatto che una simile soluzione è costosa: sia nella realizzazione, sia nella sua manutenzione; una sfida per i produttori di veicoli elettrici che dovranno realizzare questo ricevitore.

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